"The Loved Ones", dell'australiano Sean Byrne, è un piccolo capolavoro che bisogna, e subito, consigliare agli amanti dell' unheimlich cinematografico. Su questa linea concordo pienamente con la recensione di Elvezio Sciallis che a sua volta invita tutti a correre a vederlo, ma mi ritrovo anche in alcune considerazioni scritte da Eddy, che è invece più severo con il film. Per essere più chiaro: "The Loved Ones" non è un capolavoro (ho parlato infatti di "piccolo capolavoro"), soprattutto perchè risente di alcuni buchi di sceneggiatura che potevano essere evitati (per esempio come fa Brent-Xavier Samuel a neutralizzare in due minuti, gli energumeni lobotomizzati nella botola del salotto? E che è, Superman?). Tuttavia questi "buchi" passano in un baleno in secondo piano, di fronte a un andamento narrativo gustosissimo, che ti prende per il bàvero e ti tira dietro dal primo minuto di pellicola fino all'ultimo. Io penso che questo effetto quasi ipnotico del film si fondi essenzialmente sulle performance della protagonista, Lola, interpretata da una eccellente Robin McLeavy, grandiosamente folle, e il cui sorriso Durbans quanto agghiacciante la fa assurgere immediatamente a "princess" del mio personale Olimpo delle eroine horror. Lola è una vera jena assassina, che fa le scarpe a qualsiasi Freddy Kruger che ci possa venire in mente, e la coppia padre-figlia messa in scena da Sean Byrne è di una originalità estetica assolutamente rara nel panorama cinematografico horror odierno. Mi spingo a dire che alcune sequenze possiedono tratti addirittura felliniani, come quella in cui Lola cammina col suo vestito rosa e un coltellaccio in mano, in mezzo ai campi, mentre sullo sfondo campeggiano alti tralicci sfocati dalla geniale e pop-artistica fotografia di Simon Chapman. Lola è una specie di Giulietta degli Spiriti degenerata e perversa, meravigliosa nel suo incedere distruttivo, aliena come un extraterrestre determinato a distruggere la razza umana. Anche il suo contraltare Brent, scelta perfetta da parte del regista, a rappresentare il tipico liceale bello e traumatizzato (in un incidente stradale ha causato la morte del padre), sebbene anche qui la sceneggiatura traballi un pò, a mio avviso, nel voler a tutti i costi colorare del nero del trauma una storia che non ne sentiva affatto il bisogno. Nel suo complesso tuttavia "The Loved Ones" mette in scena un sadismo gore-oriented assolutamente ben filmato, ritmicamente scandito da viraggi improvvisi e colpi di scena che fanno sobbalzare, nonchè interpretato egregiamente dai tre principali attori sulla scena. E' auspicabile che dopo questa notevole, originale, gustosa prova, questo regista nato a Hobart, in Tasmania, continui ad elaborare altrettanto bene la sua poetica. E se non ci deluderà in questa nostra aspettativa, credo che, sulla base di "The Loved Ones", Byrne in futuro ce ne farà vedere delle belle. Film da vedere senza indugi. Regia: Sean Byrne Sceneggiatura: Sean Byrne Fotografia: Simon Chapman Montaggio: Andy Canny Cast: Xavier Samuel, Robin McLeavy, Jessica McNamee, Richard Wilson, Victoria Thaine, John Brumpton, Fred Whitlock Nazione: Australia Produzione: Ambience Entertainment, Madman Entertainment Anno: 2009 Durata: 84 min.
Non mi è piaciuto purtroppo, nonostante riponessi grandi aspettative su di esso. Capisco che i personaggi siano frizzanti e diversi rispetto alla media dei teen horror, ma la trama non mi è sembrata altrettanto curata. Mi sarei aspettato un film di profondità pari a "All the boys love mandy lane" e invece mi sono ritrovato con la solita storia priva di picchi di originalità...
RispondiEliminaanch'io convinto dall'entusiasmo della rece di malpertuis, e anch'io ampiamente soddisfatto. piacevolmente retrò, originale, divertente nella sua follia, appena trovo il tempo di scriverne lo segnalerò pure io
RispondiEliminaArrivo solo adesso. Scusa il ritardo. Nella mia recensione ho anche fatto un errore di valutazione sulla trama. In ogni caso rimango sul fatto che non mi ha molto colpito questo film. Non importa, devo ancora imparare molto... e questi scambi di post sono una cosa meravigliosa. Facciamone ancora!
RispondiEliminaP.S.: Hai letto l'ultimo post di Elvezio?
Ciao, Angelo, spero tutto bene.
RispondiEliminaLa scorsa su Lola basta e avanza per non perdere il film.
Cristian
@ Antonio: sono d' accortissimo con te che lo script poteva essere meglio narrato. Ad esempio ho trovato del tutto pleonastica l' inserzione della storiella tra l' amico di Brent e la ragazza dark, con scopata finale sull' automobile di lui. Una specie di riempitivo inutile che poteva essere tranquillamente sostituito con altre cose più interessanti. Nel complesso tuttavia ho trovato il film molto al di sopra di altra roba recente che se la tira senza motivo.
RispondiElimina@ Marco: si, e' proprio questo gusto un po' retro del film che mi ha colpito. Ma un retro immerso in un'atmosfera appunto folle, ai limito di un surreale che va a coincidere con l' iperrealstico (le sequenze delle trapanazioni sono emblematiche in questo senso).
@ Eddy: tutti dobbiamo imparare molto, soprattutto dalle recensioni altrui, come la tua, appunto.
@ Cristian: ti consiglio sicuramente di vederlo, questo film ( ne approfitto per chiederti a che punto e' la tua rece di "Fight Club". Un caro saluto.