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domenica 20 gennaio 2013

The Collection, di Marcus Dunstan (2012)



Mentre si sta riprendendo in ospedale dalla terribile avventura capitatagli all'interno di un edificio dove si trovava in balia dello spietato serial killer detto "Il collezionista", Arkin viene rapito da un gruppo di mercenari al soldo del padre di Elena, a sua volta vittima del killer. L'uomo non lascia ad Arkin nessuna scelta: dovrà unirsi ai mercenari, introdursi nel covo del collezionista e liberare la figlia. Ma, una volta penetrati nel covo, il gruppo si troverà ad affrontare un nemico molto organizzato...

Film dalla sceneggiatura assolutamente improbabile e a mio avviso anche improponibile a qualsiasi produttore con un pò di sale in zucca, questo "The Collection", sequel stiracchiato e inutile di "The Collector" (2009), firmato ancora una volta di Marcus Dunstan, costruisce tutta la sua trama sulla location, una sorta di santuario del sadismo più estremo che trova la sua sede in un capannone industriale dismesso nella periferia di una anonima metropoli statunitense. All'interno di tale "santuario"  officia il sacerdote-collezionista, che si diverte a sezionare nei modi più chirurgicamente creativi i corpi (vivi o morti che siano) delle sue ignare vittime, collocandoli dipoi in grandi acquari di formalina illuminati da lampade che ne evidenziano le nuove forme artistiche imposte dalle sue macabre mani da scultore. La verità è che tutto il girato rasenta solo il grottesco, ammicca alla noiosa saga di "Saw-l'Enigmista", e si allontana sideralmente da qualsiasi effetto realmente perturbante. Siamo dalle parti di un banalissimo, scontatissimo torture-porn che fin dal suo incipit con la sequenza del massacro nella finta discoteca, autodemistifica ogni suo valore estetico, abdicando al facile "effetto trappola" che oggigiorno credo non interessi più nemmeno ai teenager americani più, e giustamente, interessati all'high-tech, all'ipod-touch e a Facebook, che non ad andare a vedere i soliti ingranaggi ossessivamente organizzati da questo killer dalla faccia ricoperta da una scialbissima maschera di cuoio. Ma, come accennavo più sopra, è decisamente lo script nel suo insieme a scoraggiare la visione, dal momento che dispiega una narrazione bolsa, prevedibile, antiquata e, soprattutto nel finale, risolta in modo semplicemente ridicolo (vedasi la sequenza della gabbia e della maniera assurda e illogicissima attraverso cui le vittime riescono ad aprire la loro prigione). In molte sequenze la pellicola è oltremodo lenta e montata in modo tale da opacizzare ulteriormente i rari momenti di azione e movimento. Dunstan condisce il tutto con le solite muffe spezie horror che ben conosciamo, quali ragni africani che camminano sulla faccia della protagonista che cerca vanamente di nascondersi; quadri di coleotteri appesi alle pareti buie; lampadine che si accendono a intermittenza; e naturalmente gambe e mani mozzate a vanvera di personaggi che non si meritano altro, considerata la loro assoluta mancanza di spessore e caratterizzazione. Da questo punto di vista il gruppetto di stolidi mercenari assoldati dal padre di Elena, sembrano marionette senz'anima e l'"eroismo" di Arkin possiede meno pathos del ben più appassionante gioco di Angry Birds. Sonoro, effetti speciali e make-up non forniscono nessuna sponda alla frana che gradualmente seppellisce qualsiasi buona intenzione di Dunstan, forse legato solo a ragioni economiche e di produzione che non a una qualche ispirazione artistica. Il dittico "The Collector" e "The Collection" si conclude infatti (con felicità somma dello spettatore) in un fuoco finale catartico e con le immagini al ralenty dei pompieri che cercano vanamente di estinguere le fiamme. "The Collection": decisamente sconsigliato e da dimenticare presto se sventuratamente lo si vedesse. 
Regia: Marcus Dunstan   Sceneggiatura: Marcus Dunstan, Patrick Melton  Fotografia: Sam McCurdy   Montaggio: Joseph M. Gonzalez, Kevin Greutert, Mark Stevens   Musiche: Charlie Clouser   Cast:  Josh Stewart, Emma Fitzpatrick, Christopher McDonald,Johanna Braddy, Daniel Sharman, Lee Teergesen, Randall Archer, Navi Rawat, Erin Way, Brandon Molale, Justin Mortelliti, Shannon Kene  Nazione: USA   Produzione: LD Entertainment, Fortress Feature  Durata: 82 min.   

23 commenti:

  1. Il primo film era piuttosto inverosimile (il killer tappezza la casa di trappole assurde nel giro di poche ore), ma chiudendo un occhio sulla stupidità della situazione lo trovai parecchio divertente! Il trailer di questo sequel promette ancora più cazzate e impone una visione a cervello spento... dalla rece sembra non sia poi così divertente, però :(

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  2. azz, stroncato senza pietà :-( ... ;-)
    Il film non l'ho ancora visto, il primo era divertente, questo sequel però in giro è abbastanza piaciuto almeno leggendo i commenti dei fan statunitensi dell'imdb, mi sembra che sia garbato parecchio. A me piacciono alquanto i torture porn, la scena iniziale nella discoteca, mi sembra abbastanza d'effetto, poi ovvio, son certo che il film è pieno di minchiate, ma in fondo non è questa la cosa spassosa??? Voglio aspettare qualche altro mesetto nella remota possibilità che il film arrivi da noi, il primo uscìì un annetto dopo solo in dvd, mi sa che anche questo finirà così

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  3. @ Death: A me questo qua non è sembrato affatto divertente, anzi una vera castroneria assoluta :(

    @ Myers82: lo so so, Myers82, mi ricordo i tuoi gusti horror, fin dai tempi di HorrorMagazine. E li rispetto assolutamente. Il punto è che a me piace analizzare i film che vedo anche sotto il profilo narrativo, cioè di come è fatta la sceneggiatura. E quella di questo film è un sceMeggiatura :)

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    1. Beh si anche a me interessano le sceneggiature ben scritte, se la narrazione è di qualità sono sicuramente più contento ;-) Però in certi casi, con certi tipi di film, trovo che la sceneggiatura sia secondaria, guardo più l'impatto visivo ed estetico, non so come spiegarmi, ma per farti due esempi, nei vari Venerdì 13, che come sai amo alla follia, la sceneggiatura non la considero proprio anche perchè quasi non c'è, lo stesso dicesi, per esempio, per un film come i due mercenari, altri due film che mi mandan su di giri :-) e la saga di The Collector rientra in tale categoria, se anche ha una marea di minchiate (e son certo che ce le ha, gia il primo ne aveva parecchie) mi va bene lo stesso, l'importate è che mi dia ciò per cui è stato concepito: marea di sangue e frattaglie e un cattivo più spietato che mai, in un film di questo tipo, son queste le caratteristiche che mi stampano un bel sorrisone soddisfatto sulle labbra :-)

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  4. @ Myers82: infatti, infatti, sono d'accordo con te. E concordo pure sul fatto che alcuni film d'antan come "Venerdì 13" o altri, non si appoggiano sulla sceneggiatura ma su altri aspetti puramente filmico-visivi. Poi i gusti sono gusti, e su questo non si può discutere. A presto e grazie per la passione che mostri rispetto al genere da noi amato, cosa che, come sai di te ho sempre apprezzato molto :)

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  5. Wow... altra stroncatura!
    Da quello che leggo in giro sembrava meglio di così. Provo a darci una possibilità giusto per il gusto di farmi male.
    Ah! E anche a me il primo non era dispiaciuto...

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  6. Angelo:

    Corona in gattabuia: " Un bene che la legge non sia uguale per tutti ".

    Fosse un male, sarebbe peggio.

    Accontentiamoci.

    Cristian : )

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  7. ahahahah Corona è uno che meriterebbe di finire nelle grinfie di The Collector XDXD

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  8. @ Eddy: sì, infatti, e sono contento che anche La Tela Nera me l'abbia pubblicata, così il mio parere negativo ha anche un altro megafono :)

    @ Cristian: credo che occorra sempre separare il reato dalla persona. Certo, con Corona tale operazione etica risulta molto difficile, mi rendo condo.

    @ Myers: concordo con te, tuttavia mi sembra utile osservare che queste cattiverie che ci vengono facili con uno come Corona, derivino anche dalla nostra invidia di maschi vendicativi verso uno che ha avuto fidanzate mica male, eh :)

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    1. mah guarda io lo odio perchè è un viscido delinquente ricattatore che merita solo le sofferenza più atroci e tra l'altro per quanto Belen sia bona e lo è, è un altra di quelle persone che disprezzo con tutto me stesso ;-)

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  9. Angelo:

    Ps - Ho visto Cloud Atlas, ti farò sapere -

    Concordo sull' invidia.

    A proposito...E' grammaticamente corretto " Fosse un male, sarebbe peggio? ".

    Notte..

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  10. @ Myers:lo so, lo so che Corona è iperantipatico, ma è sempre una persona, che occorre quindi rispettare. Hai presente l'idea di "pietas" latina? Ecco.

    @ Cristian: oh, bene, fammi sapere, certo. Sono curiosissimo di un tuo parere.

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  11. eh eh guarda la coscienza mi dice che hai ragione, ma l'istinto prevale, se me lo legano ad un sedia mi danno gli strumenti di tortura alla Hostel con la garanzia di non finire in galera eh eh mi scateno.....

    SI sono cattivo lo so XD

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  12. @ Myers: è buona cosa, secondo me, essere consapevoli della propria cattiveria. Poi in effetti uno come Corona te la tira proprio fuori...

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  13. ho visto ora in televisione un servizio su quel VERME che piagnucolava dicendo che in carcere rischia la vita ahahahahah magari fosse vero, il problema è che in carcere nessuno lo prenderà manco in considerazione, quindi ha poco da lagnarsi

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  14. Angelo:

    Breve aneddoto che riconduce al film:

    Scorsa settimana, locale "Equivoco" Svizzero.
    Ordino un succo di frutta alla pera, sono astemio.
    L' avventrice, al sentire, domanda un caffè.
    L' ho interpreta come "Risposta complementare".
    Tutto è connesso, nondimeno le rilevantissime ragioni che ci hanno visti, entrambi, ubicati in quel luogo, da ambedue - Per Lei Posso Solo Supporre - Disprezzato.

    Equazioni non direzionali e parallele che mi portano alla mente un cavalcavia d' intenti.
    Trasversalità.

    Un saluto, Cristian

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  15. "Accetto l' invito a non bere oltremodo".

    Di nuovo.

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  16. @ Cristian: se bevi succhi di frutta alla pera, non pare che tu beva oltremodo. L'avventrice spero sia stata avvenente, cioè un'avvenente avventrice :)

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  17. Non io, ma lei, sì.

    "Accetto l' invito a non bere oltremodo" E' la sua reazione, laddove il contesto è un locale ove le ragazze bevono anche troppo.

    Messaggio Cristian: "Non bevo"
    Messaggio ragazza "Ok".
    Armonia : )

    Spesso, non brillo per chiarezza. Giusto esplicarsi.

    PS - Django di Tarantino è molto valido -

    Ciao, Angelo : )

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  18. @ Cristian: sì, immaginavo che "Django Unchained" fosse molto valido. Non sono ancora riuscito a vederlo. Troppi impegni, troppo lavoro...

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  19. questo mi pare proprio una strunzata ^_^
    non amo per nulla il genere

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  20. Visto, eh si nulla di che, speravo meglio, mi è sembrato un film assai raffazzonato, con un script troppo inverosimile e superficiale.
    Oddio qualcosa io salvo, il personaggio del "collector" non è male, sadico e spietato al punto giusto e le morti in questo sequel sono veramente ganze (su tutte la mattanza nella discoteca) ma a parte questo nulla di chè, un filmetto senza infamia e senza lode che lo si guarda e lo si dimentica, mentre il primo, seppur con qualche difetto, era valido.

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